Diventare Ricercatore Universitario: Compiti, Formazione e Requisiti
Descrizione del Lavoro di Ricercatore Universitario
Chi fa il ricercatore svolge principalmente attività di ricerca nel proprio campo di specializzazione (in ambito scientifico, medico, umanistico o socio-economico), presso università ed enti di ricerca pubblici e privati. Oltre a fare ricerca e pubblicare i risultati del proprio lavoro, i ricercatori universitari spesso si occupano anche di didattica.
Più nel dettaglio, cosa fa un ricercatore e com'è la vita da ricercatore universitario?
A seconda della specializzazione e dei propri interessi, un ricercatore può portare avanti progetti di ricerca in diversi ambiti, contribuendo così al progresso del sapere di tutta la comunità scientifica.
I ricercatori scientifici conducono ricerca di base o applicata. Lavorano in un team sotto la direzione di un responsabile scientifico ed effettuano esperimenti in laboratorio, usando macchinari e strumenti specifici (dal microscopio all’acceleratore di particelle), oltre che software per l'elaborazione dei dati e per l’analisi statistica.
Ad esempio, un ricercatore in medicina, biologia, chimica farmaceutica o biotecnologie può svolgere attività di ricerca per studiare nuovi vaccini, farmaci contro il cancro e terapie antitumorali, nuovi materiali biocompatibili.
Un ricercatore con una laurea in fisica può invece occuparsi di ricerca nel campo della fisica delle particelle, dell’astrofisica o dei cambiamenti climatici.
Il lavoro e le sperimentazioni dei ricercatori possono portare a delle scoperte scientifiche: ad esempio nuove tecnologie innovative, che possono sfociare in un brevetto.
I ricercatori di materie umanistiche (come lettere, filosofia, storia, antropologia, psicologia…) e di scienze sociali (come economia, giurisprudenza e scienze politiche) invece svolgono i propri lavori di ricerca principalmente nelle biblioteche, studiando la letteratura di riferimento, analizzando testi, documenti e banche dati, oppure svolgendo ricerche sul campo: con interviste, osservazioni, raccolta dati.
In generale, il lavoro del ricercatore prevede la partecipazione a convegni e seminari rilevanti per il proprio campo di studi e la pubblicazione dei risultati del proprio lavoro di ricerca, sotto forma di paper, articoli su riviste scientifiche, libri.
Nel curriculum vitae di un bravo ricercatore universitario non mancano poi periodi di studio e ricerca all’estero.
Inoltre, è molto importante stringere rapporti e collaborare con colleghi e professori di altri atenei e centri di ricerca, ed essere attivi nel partecipare a progetti di ricerca nazionali ed internazionali (ad esempio i progetti di ricerca europei).
Ma non solo:
I ricercatori universitari spesso si occupano anche di didattica.
Ad esempio, un ricercatore può svolgere attività di tutorato per gli studenti, tenere esercitazioni, lezioni di approfondimento e seminari integrativi dei corsi di insegnamento ufficiali, partecipare alle commissioni d'esame.
Talvolta i professori universitari titolari di cattedra richiedono la collaborazione dei ricercatori per seguire tesisti e dottorandi nella conduzione di lavori di ricerca e aiutarli nella stesura della tesi.
Dove lavorano i ricercatori?
In Italia, i ricercatori sono assunti a tempo determinato tramite concorso in università, politecnici e accademie di belle arti o altri enti di ricerca pubblici vigilati dal MIUR come il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INAF), l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
Un ricercatore può però lavorare anche per centri di ricerca privati, ospedali, istituti, musei, fondazioni o nell'area R&D di grandi aziende, in particolare nei settori difesa, aerospace, farmaceutico, automotive, elettronica e telecomunicazioni, fintech.
Ricerche di lavoro simili: Ricercatore Scientifico
Compiti e Mansioni del Ricercatore
I principali compiti di un ricercatore universitario sono:
- Condurre ricerche in autonomia, nell'ambito di specifici progetti di ricerca
- Studiare la letteratura scientifica del proprio settore disciplinare
- Collaborare con il team di ricerca
- Partecipare a seminari e convegni
- Produrre pubblicazioni scientifiche e divulgare i risultati della ricerca
- Reperire fondi ed occuparsi di aspetti gestionali relativi ai progetti di ricerca
- Svolgere attività didattica integrativa
Come Diventare Ricercatore Universitario? Formazione e Requisiti
Il percorso per diventare ricercatore universitario è lungo e impegnativo: prevede una laurea magistrale e un dottorato di ricerca nell'ambito disciplinare (umanistico o scientifico) in cui si desidera fare ricerca.
Dopo il dottorato, per diventare giovane ricercatore in un ateneo è necessario superare un concorso pubblico che prevede di norma valutazione dei titoli, esami scritti e colloquio orale.
Per affrontare con successo un concorso per ricercatore è importante non solo essere bravi e conoscere bene l'ambiente universitario, ma poter esibire nel curriculum pubblicazioni su riviste scientifiche autorevoli ed esperienze all'estero rilevanti.
Non sempre però si diventa ricercatore subito dopo aver conseguito il PhD.
Nel periodo "post doc" si può continuare a fare ricerca con una borsa post lauream o un assegno di ricerca in università, in attesa dell'uscita di un bando di concorso aderente al proprio profilo.
A livello nazionale, attualmente la professione del ricercatore universitario è regolato dalle norme contenute nella legge 240/2010 (nell’ambito della cosiddetta “riforma Gelmini”).
Per legge, sono istituite due tipologie di ricercatori universitari:
- tipo A (RTDa) ricercatore a tempo determinato con contratto di tre anni, rinnovabile una sola volta per altri due anni
- tipo B (RTDb) ricercatore a tempo determinato con contratto di tre anni, non rinnovabile ma con la possibilità di diventare professore associato una volta ottenuta l’abilitazione scientifica nazionale (tenure track).
Competenze di un Ricercatore
Le competenze e le soft skills più importanti per diventare ricercatore universitario sono:
- Conoscenza vasta e approfondita del proprio settore disciplinare
- Competenze nello svolgimento di attività di ricerca scientifica
- Competenza nell'uso dei principali strumenti informatici
- Curiosità e predisposizione allo studio
- Capacità di analisi dei dati
- Spirito critico
- Ottime capacità di scrittura
- Doti comunicative
- Capacità di lavorare in team
- Abilità di networking
- Flessibilità
Sbocchi Lavorativi e Carriera del Ricercatore Universitario
La posizione di ricercatore è solo il primo step della carriera accademica.
Si inizia con un inquadramento come ricercatore junior, si cresce fino al ruolo di ricercatore senior e la carriera di un ricercatore universitario prosegue idealmente fino al ruolo di professore associato (o professore di seconda fascia) e poi ordinario (professore di prima fascia).
Non tutti i ricercatori però diventano docenti universitari.
C'è chi diventa direttore di un centro di ricerca o assume altri incarichi manageriali nell'ambito dell'ateneo, e chi passa dal pubblico al privato, lavorando ad esempio come responsabile di laboratorio o R&D Manager.
Buoni Motivi per Lavorare Come Ricercatore
Chi desidera diventare ricercatore deve avere una naturale predisposizione allo studio, una grande passione per la propria materia di ricerca e una forte motivazione alla carriera accademica.
Il lavoro è intellettualmente molto stimolante, anche se non sempre immediatamente gratificante.
Talvolta i risultati della ricerca tardano ad arrivare nonostante il lavoro intenso e la collaborazione delle menti più brillanti - senza dimenticare che l'ambiente universitario spesso è altamente competitivo.
Inoltre, la vita del ricercatore non di rado è contraddistinta da precarietà e un'elevata mobilità, per effettuare periodi di ricerca in altre sedi in Italia o all'estero.
Tuttavia, contribuire al progresso scientifico e allo sviluppo delle conoscenze nel proprio ambito è sicuramente fonte di soddisfazione, unitamente alla prospettiva di diventare professore universitario.
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